ALCUNE NOVITÀ DELLO STATUTO
L’entrata in vigore della riforma nazionale degli enti del privato sociale, che dal 2017 ha portato alla nascita di un “Codice del Terzo Settore” (il D. Lgs. 117/2017 e modifiche seguenti), ha dato la possibilità anche a questa Società Operaia di aggiornare il proprio Statuto.
Tra le principali novità approvate nel dicembre 2019 – apprezzate dai soci come quelle previste al “Capo III – Diritti dei Soci” (art. 12 del nuovo Statuto) – l’annullamento delle “penalità” per chi non partecipa all’Assemblea stessa o alle processioni paesane:
F.L. “Il carattere facoltativo e non obbligatorio della partecipazione ai momenti importanti comunitari anche religiosi, fortemente sentiti anche da questa Società nonostante la nostra ispirazione laica, è un modo per manifestare il proprio attaccamento, la volontà di fare proseguire questa esperienza organizzativa per sempre”.
Uno Statuto “modernizzato”
Più in generale, si tratta ora di uno statuto adeguato ai tempi che corrono, con alcuni aspetti davvero interessanti.
Eccone alcuni:
- limite del doppio mandato consecutivo per il presidente e di tre mandati per i consiglieri (articolo 23 del nuovo Statuto);
- la nascita della categoria dei ‘soci onorari’ (articolo 5 del nuovo Statuto). Il Consiglio Direttivo (o su iniziativa di almeno trecento soci) potrà nominare una persona o un’organizzazione socia “ad honorem” durante il suo mandato per i particolari meriti e per l’impegno a favore della comunità crispianese;
- dopo 45 anni di iscrizione continuativa, il socio non dovrà più versare alcuna quota annuale;
- sono ridotte le quote di iscrizione per i giovani soci;
- previsto il cosiddetto “loculo perpetuo” in quinta fila in alto per novantanove anni. Così, il socio che verserà un piccolo di più economico, potrà avere la tranquillità di non dover essere spostato dopo 25-30 anni. Sapere di avere un posto in perpetuo è garanzia per le persone sole, per chi ha parenti che risiedono lontani;
- introdotta anche l’opzione “cremazione”, grazie anche ad un contributo concesso dalla Società Operaia di Crispiano. Compresa la possibilità di “fruire gratuitamente della celletta sociale destinata alla conservazione dell’urna, nei limiti delle disponibilità nei Gentilizi” (art. 12 Statuto).